Morto Thomas Kenneth Mattingly II, l’eroe della missione Apollo 13

L’astronauta statunitense Thomas Kenneth Mattingly II, che ha giocato un ruolo cruciale nel salvataggio dell’equipaggio durante la sfortunata missione Apollo 13, è deceduto martedì all’età di 87 anni, come confermato dalla NASA.

Mattingly, noto anche come Ken Mattingly, avrebbe dovuto fungere da pilota del modulo di comando dell’Apollo 13, ma è stato sostituito improvvisamente 72 ore prima del lancio a causa di un’esposizione al morbillo. Durante la missione nell’aprile del 1970, un’esplosione ha paralizzato la navicella spaziale in rotta verso la Luna, mettendo a rischio la vita degli astronauti James Lovell, Jack Swigert e Fred Haise.

Fortunatamente, Mattingly, che non era stato contagiato dal morbillo, si è immediatamente recato al centro di controllo missione e ha contribuito a sviluppare delle procedure per conservare l’energia in modo che il veicolo potesse rientrare nell’atmosfera terrestre in sicurezza. Grazie a queste azioni decisive, le vite dell’equipaggio sono state salvate.

“Apollo 13”, il film del 1995 in cui l’attore Gary Sinise interpretava il ruolo di Mattingly, ha reso celebre il nome di questa missione spaziale. Tuttavia, è importante sottolineare che Mattingly ha svolto un ruolo fondamentale nella vita reale e ha dedicato la sua carriera all’esplorazione spaziale. Prima di essere selezionato come astronauta nel 1966, ha iniziato la sua carriera come aviatore e ha poi servito come pilota del modulo di comando durante la missione Apollo 16, oltre ad aver comandato due missioni dello Space Shuttle.

Con la scomparsa di Thomas Kenneth Mattingly II, l’umanità perde un eroe che ha contribuito a far progredire la nostra conoscenza dello spazio. La sua personalità brillante e i suoi contributi rimarranno nella storia dell’esplorazione spaziale.