È arrivata senza preavviso una nuova cometa, C/2023 P1, scoperta da un astrofilo giapponese e chiamata Nishimura. Questa cometa, proveniente dalla nube di Oort, una regione molto oltre l’orbita di Plutone, si avvicina al Sole e diventa sempre più luminosa. Potrebbe essere la prima volta che si avvicina alla nostra stella.
Non è facile osservarla, ma è possibile vederla circa un’ora prima dell’alba verso est e per un breve periodo dopo il tramonto, guardando verso ovest, sempre molto bassa sull’orizzonte, nel bagliore del crepuscolo. Si muoverà dalla costellazione del Leone verso la Vergine. Potrebbe diventare visibile a occhio nudo, ma la sua luce viene indebolita perché deve attraversare uno strato più spesso di atmosfera.
È un’occasione perfetta per gli astrofili e gli osservatori astronomici per puntarla con il telescopio e ammirare tutte le sue caratteristiche, come la chioma e la coda di polveri e ioni che si estendono per milioni di chilometri. Il 13 settembre sarà nel punto più vicino alla Terra, ma a una distanza di sicurezza di circa 130 milioni di chilometri.
Il 17 settembre raggiungerà la sua massima brillantezza, ma sarà già molto vicina al Sole. Il 18 settembre si troverà al perielio, il punto più vicino al Sole lungo la sua orbita, e da quel momento inizierà ad affievolirsi mentre si allontana per tornare da dove è venuta. Potrebbe disgregarsi a causa del passaggio ravvicinato al Sole. Potrebbe essere visibile a occhio nudo al crepuscolo, ma solo nell’emisfero australe verso la fine del mese.
È interessante notare che alcuni esperti hanno ipotizzato una possibile correlazione tra questa cometa e uno sciame meteorico minore chiamato Sigma-idridi, che potrebbe portare a un aumento delle stelle cadenti in novembre e dicembre. Tuttavia, questa ipotesi è considerata poco probabile.