L’8 settembre la Federal Aviation Administration (FAA) ha concluso le indagini sul primo volo di Starship, avvenuto il 20 aprile, e ha richiesto 63 azioni correttive a SpaceX. Non sono ancora stati rilasciati nuovi permessi di volo, nonostante la seconda Starship sia già assemblata sul pad di lancio.
Il CEO di SpaceX, Elon Musk, ha condiviso su X una lista dettagliata di queste 63 modifiche, delle quali 57 sono già state completate. Non è chiaro se queste operazioni saranno sufficienti per ottenere i nuovi permessi, né quanto tempo la FAA impiegherà per confermarle.
Una delle conseguenze emerse dopo lo scambio fra la FAA e SpaceX è stata la confusione nel valutare il ruolo dell’agenzia federale. Il rapporto delle 63 azioni correttive proviene da SpaceX stessa, mentre la FAA ha un ruolo di supervisione, certificazione e controllo, senza richieste esplicite.
Le modifiche apportate riguardano diverse sezioni, tra cui il booster, i motori Raptor, il Super Heavy e il pad di lancio. Sono state implementate protezioni tra i motori e sistemi di controllo per monitorare le perdite di propellente. È stata anche incrementata la capacità del sistema di soppressione delle fiamme e aggiunto un Water Deluge System (WDS) per evitare danni alla base durante il decollo.
Il comunicato di SpaceX ha fornito anche ulteriori informazioni sul volo del 20 aprile. Il vettore ha raggiunto un’altitudine massima di 39 km prima di esplodere. L’esplosione è stata innescata dall’Autonomous Flight Safety System (AFSS) in caso di rischio per le persone e le infrastrutture a Terra. La deviazione dalla traiettoria è stata causata da incendi nella zona motori del Booster, a seguito di perdite di propellente.
In conclusione, SpaceX ha completato 57 delle 63 azioni correttive richieste dalla FAA. Resta da vedere se queste modifiche saranno sufficienti per ottenere i nuovi permessi di volo e quanto tempo sarà necessario per riceverli.