Huawei sfida gli Stati Uniti con il supporto 5G sui suoi smartphone

Ha generato scalpore negli Stati Uniti (e non solo) il fatto che Huawei sia riuscita a lanciare sul mercato smartphone dotati di processore con supporto alle reti 5G, eludendo così il ban imposto dal governo americano. Si tratta dei modelli Mate 60 e 60 Pro, entrambi equipaggiati con il SoC Kirin 9000s (7nm) prodotto da SMIC, un’azienda cinese. Nonostante le restrizioni, le vendite dei dispositivi in patria stanno superando le aspettative.

Il governo degli Stati Uniti è interessato a conoscere i dettagli tecnici di questi processori utilizzati da Huawei. Un’analisi condotta da Bloomberg News ha rivelato che la tecnologia impiegata da SMIC per conto di Huawei non è così lontana da quella attualmente disponibile. Nel frattempo, in Cina, si manifesta l’orgoglio e il patriottismo, con il lancio di smartphone di fascia alta compatibili con la connettività 5G.

Entrambe, Huawei e SMIC, sono state inserite nella lista nera del governo americano. Tuttavia, entrambe sono riuscite a eludere i blocchi sviluppando uno smartphone (in particolare il modello Pro) che, se prodotto in grandi quantità, potrebbe mettere a dura prova le vendite degli iPhone in Cina, secondo alcuni analisti.

Ora si attende la reazione degli Stati Uniti. Gli esperti sostengono che se non ci saranno misure restrittive, Huawei si sentirà più libera di eludere ulteriormente le restrizioni anche in futuro. Lin Tsung-nan, professore presso la National Taiwan University, afferma che se gli Stati Uniti non intraprendono alcuna azione, Huawei penserà che non c’è nulla di cui preoccuparsi e i suoi altri fornitori inizieranno a emulare ciò che fa SMIC, facendo crollare le sanzioni statunitensi.