Se negli ultimi anni le comunità e gli scienziati hanno cominciato a celebrare i funerali dei ghiacciai, lo scenario che ci attende da qui a fine secolo somiglierà sempre più a una lunga messa funebre. È ormai noto che i ghiacciai si stanno sciogliendo a causa del riscaldamento globale e che continueranno a farlo. Ma immaginate che la metà di tutti i ghiacciai del mondo possa sparire, lasciando dietro di sé landscapes prive di ghiaccio. E non è nemmeno lo scenario peggiore.
Uno studio pubblicato quest’anno su Science, finanziato dalla Nasa, ha analizzato centinaia di ghiacciai in tutto il mondo. Il team di scienziati ha previsto cosa accadrà alla fine del secolo se la temperatura continuerà a salire fino a 1,5, 2, 3 e 4 gradi centigradi. Con un aumento di temperatura di 1,5 gradi, i ghiacciai perderanno il 25% della loro massa rispetto al 2015. Con +2 gradi, il problema si aggraverebbe ulteriormente. Se le temperature aumentassero di 3 o 4 gradi, l’Europa subirebbe una completa deglaciazione, con la scomparsa dell’80% dei ghiacciai nel mondo.
Le conseguenze di questo scenario saranno molteplici e negative. Si avrà una diminuzione dell’acqua disponibile per il consumo umano e per l’agricoltura, con conseguente aumento dei prezzi e la possibile abbandono di alcune colture. Si perderanno interi ecosistemi e si avranno cambiamenti caotici e imprevedibili nel clima. La scomparsa delle nevi perenni comporterà la fine delle settimane bianche d’estate e l’impossibilità di praticare lo sci in alcune località.
È quindi chiaro che se non si riuscirà a fermare l’aumento delle temperature, i ghiacciai del mondo scompariranno progressivamente, lasciando dietro di sé un futuro molto diverso e problematico per l’umanità.