Due cosmonauti russi e un’astronauta statunitense sono arrivati a bordo di una capsula Soyuz sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) venerdì, nell’unico caso di cooperazione nonostante le profonde tensioni tra Mosca e Washington. Il veterano cosmonauta russo Oleg Kononenko e il suo compagno Nikolai Tchoub, insieme all’astronauta della NASA Loral O’Hara sono partiti dal cosmodromo russo di Baikonur, in Kazakistan, a bordo del razzo Soyuz MS-24.
L’equipaggio è arrivato alla ISS tre ore dopo il lancio. Il loro compito sarà quello di sostituire i tre astronauti che erano a bordo dell’ISS da un anno. Sergei Prokopiev e Dmitri Peteline della Russia e Frank Rubio degli Stati Uniti erano rimasti più a lungo a causa di un danno alla navicella di rientro, la Soyuz MS-22, avvenuto nel dicembre 2022 a causa dell’impatto di un micrometeorite secondo Mosca. La navicella Soyuz MS-23 è stata inviata come sostituzione.
L’americana Loral O’Hara ha dichiarato che la ISS è “un simbolo di pace e cooperazione”. Nonostante le tensioni sulla Terra, nello spazio esiste una buona atmosfera e gli astronauti si sostengono reciprocamente. Oleg Kononenko ha aggiunto che viaggiare nello spazio era stato un sogno d’infanzia e che essere parte di una missione così importante è una grande sensazione.
Il settore spaziale è una delle poche aree di cooperazione rimaste tra Russia e Stati Uniti, nonostante il conflitto in Ucraina. Nonostante le tensioni tra i due paesi, l’ISS continua a essere un simbolo di pace e unità tra le nazioni.