NZXT H5 Flow RGB: Una Review del Case e del Dissipatore NZXT Kraken Elite 280 RGB

Torniamo a valutare una doppietta tutta targata NZXT, dopo esserci già misurati con una configurazione con scheda madre N7 Z790 e case H9 Flow, che poggia sull’NZXT H5 Flow, erede del popolare H510 Flow. Qui in versione bianca con illuminazione RGB, l’H5 Flow è un case Mid Tower a doppia camera sobrio e dalle forme regolari, del tutto fedele in termini di design ai modelli più noti della compagnia californiana. Ed è un design che funziona particolarmente bene con la variante bianca, in questo caso abbinata a un dissipatore a liquido NZXT Kraken Elite RGB da 280 millimetri.

Sia chiaro, pur essendo simile all’H510, il Flow non manca di differenze rilevanti che comprendono un aumento netto delle superfici forate, tutte protette da filtri facilmente smontabili, per arrivare a una maggiore larghezza che rende questo case più spesso del suo predecessore. Ma l’incremento nelle dimensioni comporta anche un aumento dello spazio interno che si riflette sull’ampiezza della camera posteriore, pensata per il cable management e per ospitare eventuali dispositivi di archiviazione SATA.

L’altra novità evidente di questo modello, da noi provato in versione bianca, consiste in una ventola inclinata che è posizionata nella parte bassa del frontale e che si incastra bene nel design di un case che ha stile da vendere e lo vende a un prezzo di 130 euro, non certo esiguo ma nemmeno esagerato considerando che la spesa comprende due ventole aggiunte RGB da 140 millimetri. Inoltre, per chi non è interessato all’illuminazione RGB, c’è la versione standard che si accontenta delle due ventole base da 120 millimetri, ma permette di risparmiare qualcosa con di 110 euro di prezzo.

In tutto questo, come anticipato, abbiamo messo alla prova anche il dissipatore NZXT Kraken Elite 280 RGB, anche questo in versione bianca, che aggiunge un costo non indifferente alla configurazione con i suoi 280 euro di prezzo, ma combina un’estetica premium con la promessa di buone prestazioni. Prima di parlare di numeri, però, vediamo cosa offrono nella sostanza le due componenti targate NZXT.

La scelta del case dipende inevitabilmente da preferenze estetiche soggettive, ma ci sono anche fattori in buona parte oggettivi come la comodità dell’assemblaggio, lo spazio, la gestione dei cavi, la qualità costruttiva e il flusso d’aria, tutti influenzati dalle modifiche apportate al Flow H5 e tutti presi in considerazione, com’è ovvio che sia, in questa recensione.

L’H5 Flow, l’abbiamo detto, va a sostituire il celeberrimo H510 Flow e ci assomiglia parecchio nonostante gli spessi piedini siano passati dalla forma rettangolare a quella ovale, nonostante quasi 2 centimetri di larghezza in più, nonostante l’incremento della superficie forata sulla parte superiore dello chassis che promette un flusso d’aria decisamente superiore rispetto al predecessore e nonostante la peculiare ventola inclinata nella parte bassa della zona frontale, orientata in modo da indirizzare l’aria direttamente verso CPU e GPU. Una sola ventola, va detto, non può fare miracoli e, posizionata in questo modo, riduce lo spazio disponibile nello scomparto inferiore del case, ma ha un grosso vantaggio: funziona perfettamente anche montando un radiatore frontale.

L’altra differenza dell’H5 FLow rispetto all’H510 Flow riguarda la possibilità di montare un radiatore da 240 millimetri, o due ventole di dimensioni corrispondenti, nella parte alta del case. Resta invece invariata la possibilità di montare un radiatore da 240 o 280 millimetri sul frontale, il tutto senza problemi per la componentistica interna. D’altronde parliamo di un Mid-Tower piuttosto accogliente con 47 litri di volume per 446 millimetri di lunghezza, 464 millimetri di altezza e 227 millimetri di spessore contro i 210 del predecessore.

L’H5 Flow, tanto per intenderci, consente di ospitare con sufficiente comodità anche la più grossa scheda video sul mercato, la NVIDIA GeForce RTX 4090, grazie a 365 millimetri di spazio disponibile. Inoltre permette di usare ventole a torre per la CPU fino a 165 millimetri di altezza e questo significa che può alloggiare anche la voluminosa ed efficace ventola Noctua NH-D15. Il tutto, grazie alla maggiore larghezza, senza sacrificare spazio nell’intercapedine posteriore.

La camera posteriore del case NZXT ha uno spessore di ben 2,3 centimetri che, assieme ad alcune fascette in velcro di buona qualità, non sono solo utili per garantire una comoda gestione dei cavi. Lo spazio è utile anche per alloggiare eventuali controller per le ventole RGB, in questo caso uno per il dissipatore Kraken Elite e uno per due ventole montate nella parte superiore del case, e include due supporti per eventuali dispositivi di archiviazione SATA che consentono di installarne due da 2.5 pollici o uno da 2.5 pollici e uno da 3.5 pollici. Ed è importante visto che la ventola inclinata occupa lo spazio a destra dell’alimentatore ATX, solitamente utilizzato proprio per gli storage SATA.

Per un professionista il poco spazio per i dischi SATA potrebbe rappresentate un limite, ma non è un problema per la maggior parte delle configurazioni in un panorama che sta cambiando tra SSD esterni sempre più veloci e schede madri che, a prescindere dalla fascia, sono dotate di numerosi slot M.2. Più problematica, invece, la connettività frontale, limitata a una porta USB Type-A, una Type-C e al jack audio. La scelta è con tutta probabilità funzionale all’estetica del case, ma ha un prezzo in termini di comodità.

Per il resto la dotazione non manca di nulla a partire dai filtri smontabili su tre lati. Quello superiore, lungo quasi quanto il case, è magnetico, mentre quelli in basso devono essere sfilati. Quello fontale, invece, è incassato nella mascherina, fissata con un meccanismo a incastro semplice da sbloccare.

A questo inoltre vanno aggiunte le due ventole con illuminazione da 140 millimetri della versione RGB dell’H5 Flow e le due ventole base da 120 millimetri a bassa rumorosità, quella inclinata e quella di uscita sul retro dello chassis. Il tutto caratterizzato da una qualità una qualità costruttiva di buon livello, anche se l’alluminio che separa la zona dell’alimentatore dalla camera principale tende a piegarsi un po’ troppo facilmente. Ma nel complesso, tra finiture migliori del predecessore e maggiore comodità, l’H5 Flow si difende molto bene in quanto a rapporto tra prezzo e qualità complessiva.