Da qualche tempo, in Italia è possibile partecipare attivamente alla ricerca di corpi extraterrestri attraverso la citizen science, non limitandosi solo all’osservazione ma cercandoli direttamente nella zona di caduta. Questa possibilità è resa possibile grazie al progetto PRISMA (Prima Rete Italiana per la Sorveglianza sistematica di Meteore e Atmosfera), coordinato dall’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) con il supporto della Fondazione CRT.
Lanciato nel 2015, l’obiettivo di PRISMA è quello di creare una rete italiana di telecamere per monitorare meteore brillanti e meteoriti al fine di determinarne le orbite, le zone di caduta e studiarne la composizione. Queste informazioni sono di fondamentale importanza per lo studio dell’evoluzione del nostro Sistema Solare e per il futuro dell’umanità.
Le meteoriti sono particolarmente difficili da trovare perché spesso cadono nei mari o in zone desertiche. Attualmente si conosce solo l’origine di un numero molto limitato delle oltre 70.000 meteoriti recuperate in tutto il mondo. Per questo motivo, la raccolta rapida di questi frammenti è di grande valore, in quanto una volta a contatto con il suolo rischiano di contaminarsi con agenti terrestri, compromettendo le informazioni che contengono.
PRISMA, con la sua rete di sessanta telecamere all-sky installate in varie parti d’Italia, raccoglie immagini che permettono di calcolare le zone di caduta delle meteoriti e facilitarne la ricerca. Grazie a questo progetto, sono state trovate due meteoriti nel territorio italiano: una a Cavezzo a inizio gennaio 2020, e un’altra vicino a Matera a metà febbraio 2023. Quest’ultima è ancora in fase di analisi, mentre la meteorite di Cavezzo è stata considerata unica nel suo genere perché non assomiglia a nessuna delle meteoriti note.
La partecipazione al progetto PRISMA avviene tramite diverse modalità. È possibile segnalare visivamente meteore e bolidi attraverso il sito web di PRISMA, fornendo informazioni complementari utili agli astronomi. Inoltre, è possibile partecipare attivamente alla ricerca sul campo per la raccolta di questi frammenti spaziali. I dati raccolti da PRISMA sono anche utili per migliorare i modelli meteorologici e la comprensione dell’interazione tra corpi cosmici e atmosfera.
In conclusione, il progetto PRISMA offre un’opportunità unica per gli appassionati di astronomia e per coloro che desiderano contribuire attivamente alla ricerca scientifica. Grazie alla citizen science, è possibile fare esperienze uniche e contribuire alla comprensione del nostro universo.
FAQ:
1. Come posso partecipare al progetto PRISMA?
Puoi segnalare visivamente meteore e bolidi tramite il sito web di PRISMA e partecipare alla ricerca sul campo per la raccolta dei frammenti spaziali.
2. Cosa succede una volta trovata una presunta meteorite?
È importante fotografarla senza toccare nulla, annotare le coordinate GPS del punto di ritrovamento, raccoglierla con dei guanti di cotone o un foglio di carta delicatamente, avvolgerla nella carta assorbente e metterla in un vasetto di vetro con coperchio. Infine, bisogna segnalare il ritrovamento a PRISMA inviando una foto con la descrizione e le coordinate geografiche.
3. Come vengono utilizzati i dati raccolti da PRISMA?
I dati raccolti da PRISMA sono utilizzati per migliorare i modelli meteorologici e la comprensione dell’interazione tra corpi cosmici e atmosfera.