Due cosmonauti russi e un’astronauta statunitense sono arrivati a bordo di una capsula Soyuz sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) venerdì, in un caso raro di cooperazione nonostante le tensioni tra Mosca e Washington. I cosmonauti russi Oleg Kononenko e Nikolai Tchoub, insieme all’astronauta della NASA Loral O’Hara, hanno lasciato il cosmodromo russo di Baikonur, in Kazakistan, nel cuore della notte a bordo del razzo Soyuz MS-24. L’equipaggio è arrivato alla ISS tre ore dopo il lancio.
L’agenzia spaziale russa ha comunicato che il lancio è avvenuto senza intoppi. Nonostante i recenti fallimenti nel settore spaziale russo, come il crash della sonda Luna-25 sulla Luna, l’equipaggio ha espresso entusiasmo per questa missione. L’astronauta Loral O’Hara, che fa il suo primo volo nello spazio, ha dichiarato che è emozionata di far parte di qualcosa di più grande di sé stessa.
I cosmonauti Kononenko e Tchoub, entrambi al loro primo volo, hanno affermato di essere pronti ad affrontare tutti i compiti assegnati loro. Questi tre astronauti sostituiranno il precedente equipaggio a bordo della ISS, composto da due russi e un americano, che ha completato la sua missione l’anno scorso.
Il settore spaziale è una delle poche aree di cooperazione rimaste tra Russia e Stati Uniti, nonostante le forti tensioni geopolitiche. L’astronauta statunitense O’Hara ha sottolineato che la ISS è un simbolo di pace e cooperazione, a differenza di ciò che spesso accade sulla Terra. In orbita terrestre, ha affermato Kononenko, le nazioni lavorano insieme, si capiscono reciprocamente e si prendono cura l’una dell’altra.
La missione di questi astronauti è stata resa necessaria da un danno alla precedente navicella di rientro, che ha subito una perdita spettacolare mentre era agganciata alla ISS. Di conseguenza, è stata decisa l’utilizzazione di una nuova navicella per sostituire quella danneggiata.
L’arrivo di questi tre nuovi membri dell’equipaggio garantirà il prosieguo delle attività scientifiche e di ricerca sulla Stazione Spaziale Internazionale.