La Starship di SpaceX non supera il secondo test in volo: cosa sappiamo

Nel corso del secondo test in volo della Starship, il razzo progettato da Elon Musk per raggiungere la Luna e Marte, si sono verificate delle anomalie che hanno portato al fallimento della missione. Dopo soli tre minuti dal lancio, la Starship si è separata con successo dal booster, ma purtroppo quest’ultimo è esploso poco dopo. Nonostante ciò, il secondo stadio ha continuato il volo, ma circa 12 minuti dopo, il centro di controllo di SpaceX ha perso i contatti e si è reso necessario far esplodere la navetta.

Mentre la Nasa ha cercato di mantenere un tono positivo sulle social media, sottolineando che il volo spaziale è un’avventura audace che richiede spirito innovativo, l’Agenzia federale per l’aviazione (FAA) degli Stati Uniti ha aperto un’indagine sul fallimento del test. L’obiettivo dell’indagine è quello di determinare le cause dell’evento, identificare le azioni correttive necessarie e garantire che incidenti del genere non si ripetano in futuro.

Nonostante la delusione per il risultato negativo del test, SpaceX e la Nasa sono determinate a continuare a lavorare insieme per portare l’umanità sulla Luna, su Marte e oltre. La missione di Elon Musk di colonizzare Marte sembra ancora molto distante, ma l’impegno per l’esplorazione spaziale non viene messo in discussione.

FAQ:
-Q: Cosa è successo durante il secondo test in volo della Starship di SpaceX?
A: Dopo la separazione con successo del booster, quest’ultimo è esploso. La navetta ha proseguito il volo, ma ha perso i contatti con il centro di controllo e quindi è stata fatta esplodere.

-Q: Cosa succederà dopo l’indagine dell’FAA?
A: L’obiettivo dell’indagine è di identificare le cause dell’evento, prendere le azioni correttive necessarie e garantire che simili incidenti non si ripetano in futuro.

-Q: Qual è l’obiettivo di SpaceX e della Nasa?
A: L’obiettivo è portare l’umanità sulla Luna, su Marte e oltre, anche se la colonizzazione di Marte sembra ancora molto distante.