Un nuovo studio svela il mistero di Plutone: un oceano liquido sotto la superficie gelida

Un recente studio pubblicato sulla rivista Nature Geoscience ha sollevato un interrogativo sorprendente: è possibile che Plutone, il pianeta nano situato ai confini del nostro sistema solare, possa ospitare un vasto oceano di acqua liquida al di sotto della sua superficie estremamente fredda? Questa incredibile possibilità è stata svelata grazie alle osservazioni e ai dati raccolti dalla sonda New Horizons.

Lo studio si è focalizzato su una regione chiamata Sputnik Planitia, un enorme bacino di forma ellittica situato vicino all’equatore di Plutone. Questa regione, che si estende per circa 700 mila chilometri quadrati, si presenta di un bianco brillante e contrastante rispetto al resto del pianeta nano. Tuttavia, l’età di Plutone sembrerebbe contraddire la presenza di un oceano liquido sottostante, dato che le temperature superficiali medie raggiungono i glaciali -235 °C.

Ma come può l’acqua rimanere liquida in un ambiente così estremo? Gli scienziati hanno ipotizzato che la presenza di uno strato di gas idrati possa fungere da isolante termico e mantenere l’oceano allo stato liquido. I gas idrati sono composti solidi formati da acqua e gas naturali a basso peso molecolare, che si formano in ambienti caratterizzati da temperature basse, alte pressioni e concentrazioni sufficienti di gas. In particolare, il metano proveniente dal nucleo di Plutone potrebbe svolgere un ruolo chiave in questo processo.

Questa ipotesi è in linea con la composizione atmosferica di Plutone, che è ricca di azoto e povera di metano. Numerose simulazioni hanno confermato che, se non fosse presente lo strato di gas idrati, l’oceano di Plutone si sarebbe congelato completamente centinaia di milioni di anni fa. La scoperta di questi strati protettivi potrebbe avere implicazioni ancora più ampie, suggerendo che la presenza di acqua liquida conservata sotto la superficie di oggetti astronomici distanti dal Sole potrebbe non essere così rara come si pensava.

La regione chiamata Sputnik Planitia e la sua misteriosa conformazione continuano a essere oggetto di nuovi studi ed analisi, alimentando la nostra continua meraviglia nei confronti del pianeta nano Plutone.

FAQ:

1. Qual è la scoperta principale di questo studio su Plutone?

La scoperta principale di questo studio è che Plutone potrebbe ospitare un vasto oceano di acqua liquida sotto la sua superficie gelida.

2. Come può l’acqua rimanere liquida in un ambiente così freddo come Plutone?

Gli scienziati ipotizzano che la presenza di uno strato di gas idrati, composti solidi formati da acqua e gas naturali a basso peso molecolare, funga da isolante termico e mantenga l’oceano di Plutone allo stato liquido.

3. Cosa sono i gas idrati?

I gas idrati sono composti solidi che si formano quando l’acqua e i gas naturali a basso peso molecolare si combinano in ambienti caratterizzati da temperature basse, alte pressioni e concentrazioni sufficienti di gas.

4. Cosa implica questa scoperta per la possibilità di trovare acqua liquida in altri corpi celesti lontani dal Sole?

La scoperta di uno strato isolante di gas idrati sotto la superficie di Plutone suggerisce che la presenza di acqua liquida in corpi celesti distanti dal Sole potrebbe non essere così improbabile come si pensava, aprendo nuovi scenari per la ricerca di vita extraterrestre.

5. Cosa verrà studiato in futuro riguardo a Plutone?

Gli scienziati continueranno a studiare e analizzare la regione chiamata Sputnik Planitia e la composizione di Plutone per approfondire la comprensione di questo affascinante pianeta nano.