La Chiesa cattolica in Asia utilizza l’intelligenza artificiale per aiutare il processo sinodale

La Chiesa cattolica in Asia si è rivolta all’intelligenza artificiale (AI) per aiutare a creare un documento che mira a incoraggiare i suoi membri a camminare insieme più da vicino. L’assemblea sinodale continentale a Bangkok, in Thailandia, che fa parte del processo sinodale globale, si è tenuta dal 24 al 26 febbraio e ha segnato la prima volta che un’assemblea continentale ha incorporato la tecnologia digitale per raccogliere i contributi dei partecipanti.

Secondo un rapporto di Vatican News, gli organizzatori del sinodo in Asia hanno utilizzato l’AI per redigere il documento finale per l’assemblea continentale. Sono stati utilizzati i Google Forms per raccogliere le risposte dai gruppi di discussione, che sono state poi inserite in un software di AI. Sono state date istruzioni come “evidenziare i temi comuni” e “le principali priorità emerse dai dati” per ordinare e analizzare le risposte. Il software è stato efficace nel ordinare i dati e rilevare le parole chiave, ma i dati sono stati poi controllati dalle risorse umane per garantire l’accuratezza.

Il padre Clarence Devadass, un prete malese e consulente del Dicastero per il dialogo interreligioso, ha detto: “Ciò che avrebbe richiesto un paio d’ore è stato fatto in un paio di minuti. Ma per garantire l’integrità delle risposte, è stato poi controllato dai membri del comitato redazionale rispetto ai ‘dati grezzi'”. Tuttavia, alcuni sacerdoti hanno sollevato preoccupazioni sull’uso dell’AI nel processo sinodale.

Il padre Jeffrey Kirby, pastore della nostra signora della chiesa cattolica della Grazia a Indian Land, Carolina del Sud, ha espresso la sua opinione sulla questione. Ha detto che mentre l’AI può avere il suo posto limitato nella società, deve sempre essere al servizio dell’ingegnosità e della creatività umana. “Non può usurpare un posto che appartiene alla mente e al cuore umani”, ha aggiunto. Kirby ritiene che l’AI non appartenga al processo sinodale in quanto riguarda le vere relazioni e interazioni umane.

Il capo della Chiesa cattolica, Papa Francesco, ha messo in guardia contro l’uso dell’AI “in modo non etico o irresponsabile”. Pur elogiando i benefici dell’AI, ha sottolineato che il concetto di dignità umana intrinseca richiede di riconoscere e rispettare il fatto che il valore fondamentale di una persona non può essere misurato solo dai dati. Ha detto che la vera crescita dell’innovazione scientifica e tecnologica deve essere accompagnata da “maggiore uguaglianza e inclusione sociale”.

In conclusione, mentre l’uso dell’AI nel processo sinodale è un significativo sviluppo, ha suscitato alcune preoccupazioni riguardo al suo impatto sull’autentico processo sinodale. Resta da vedere come l’AI continuerà a modellare il processo sinodale in futuro e se rimarrà uno strumento essenziale per la redazione dei documenti o verrà sostituito da altri metodi. Tuttavia, il passaggio della Chiesa cattolica in Asia all’uso delle tecnologie digitali per potenziare il processo sinodale è un passo avanti verso la modernizzazione e l’innovazione.