L’intelligenza artificiale ha la sua idea di come dovrebbe essere il corpo umano perfetto, secondo un nuovo studio condotto dal Progetto Bulimia. Lo studio ha esaminato come l’IA percepisce il corpo “ideale” basandosi sui dati dei social media, utilizzando strumenti di generazione di immagini generati dall’IA come Dall-E 2, Stable Diffusion e Midjourney.
I risultati, discussi sul sito web del Progetto Bulimia, hanno rivelato che le immagini generate dall’IA rappresentavano strutture corporee ampiamente “irrealistiche”. Di tutte le immagini analizzate, il 40% raffigurava uomini e donne muscolosi con tipi di corpo considerati irrealistici: il 37% per le donne e il 43% per gli uomini.
Per le donne, le immagini generate dall’IA mostravano un pregiudizio verso caratteristiche come capelli biondi, occhi marroni e pelle olivastra. Più della metà (53%) delle immagini che rappresentavano il “tipo di corpo ideale” per le donne presentavano individui con pelle olivastra.
Allo stesso modo, le immagini generate dall’IA degli uomini preferivano capelli castani, occhi marroni e pelle olivastra. Il 67% delle immagini che rappresentavano il “tipo di corpo ideale” per gli uomini presentavano capelli castani e il 63% raffigurava individui con pelle olivastra. Inoltre, il 47% delle immagini per gli uomini includeva peli sul viso.
Lo studio ha confrontato le immagini ispirate ai social media con quelle generate dall’IA, rivelando che le prime erano sessualizzate e mostravano parti del corpo sproporzionate. I ricercatori hanno ipotizzato che gli algoritmi dei social media, guidati dall’interazione degli utenti, promuovessero tipi di corpo irrealistici, che influenzavano le rappresentazioni dell’IA.
Sebbene le immagini generate dall’IA mostrassero una maggiore diversità di tonalità della pelle, capelli, colore degli occhi ed etnia rispetto alle immagini ispirate ai social media, raffiguravano comunque individui convenzionalmente “in forma”.
Lo studio aveva lo scopo di affrontare l’impatto dei social media sulla salute mentale dei bambini, in particolare riguardo alle problematiche legate all’immagine corporea. Tuttavia, gli esperti sottolineano che l’idealizzazione dei tipi di corpo sui social media colpisce anche gli adulti.
James Campigotto, un giornalista di dati coinvolto nello studio, ha sottolineato il potenziale impatto negativo delle immagini generate dall’IA sull’immagine corporea delle persone. Allontanandosi molto da ciò che è ottenibile dalla persona media, queste immagini possono portare a sentimenti di inadeguatezza e influenzare l’autostima.
Campigotto ha anche notato la mancanza di diversità nelle rappresentazioni ispirate ai social media, indicando la necessità di maggiori discussioni sulla positività del corpo maschile. Ha evidenziato che gli uomini affrontano sfide simili riguardo all’immagine corporea e alla pressione per raggiungere una fisicità “perfetta”.
L’esperto di intelligenza artificiale Joe Toscano ha confermato i risultati dello studio, attribuendoli alla preferenza del mondo online per i contenuti popolari. Ha sottolineato che le decisioni dell’IA si basano su tendenze e indicatori esistenti, piuttosto che su ragionamenti ponderati.
Considerando la potenziale minaccia all’autostima e all’immagine corporea rappresentata dall’IA, lo studio invita gli utenti ad affrontare i contenuti generati dall’IA con cautela. È fondamentale riconoscere che l’IA è influenzata da prospettive e pregiudizi specifici. Invece di confrontarsi con gli influencer dei social media o con standard irrealistici, le persone dovrebbero concentrarsi sulla crescita personale e il progresso.
Toscano ha avvertito che un uso eccessivo dell’IA potrebbe aggravare ulteriormente le malattie mentali e la vergogna del corpo, poiché le persone si confrontano con standard irraggiungibili mostrati dal mondo online. Ha anche evidenziato la sfida di distinguere tra aspetti renderizzati e aspetti naturali nel mondo di oggi.
In conclusione, i risultati dello studio mettono in luce la percezione distorta del corpo umano ideale rappresentata dall’IA. Comprendere l’influenza dell’IA e dei social media sull’immagine corporea è fondamentale per promuovere prospettive più sane e favorire l’accettazione di sé.