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Robert Miles, il video dell’esibizione a Napoli al Festivalbar 1996

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Robert Miles è morto a Ibizia all’età di 47 anni per un male incurabile. Roberto Concina, questo il vero nome del musicista, è diventato a metà anni ’90 una delle icone della cultura italiana in tutto il mondo grazie al successo di “Children” e alla successiva “Fable“. Nel 1996 raccolse i frutti di questo meritato successo con un’esibizione storica sul palco del Festivalbar in piazza del Plebiscito, Napoli, davanti a 200.000 persone.

ROBERT MILES A NAPOLI, PIAZZA DEL PLEBISCITO, DAVANTI A 200.000 PERSONE

Quella puntata venne presentata da un giovanissimo Amadeus e vide sul palco Robert Miles introdotto dal patron del Festivalbar, l’indimenticato nonché indimenticabile Vittorio Salvetti. L’esibizione avvenne in playback com’era solito accadere a quei tempi. Nonostante questo 200.000 persone ballarono al ritmo di “Fable” e “Children”, canzoni che da sole portarono Robert Miles a vendere a quel tempo 8.000.000 di dischi. Internet era ancora nella sua fase embrionale, in Italia si vendevano ancora i walkman e i lettori cd portatili erano considerati un lusso costoso per i più.

ROBERT MILES: GLI INIZI E IL SUCCESSO

Questo fu il successo di Robert Miles. A 26 anni. Il successo di un musicista che riscrisse da capo “Children” aggiungendovi il pianoforte, come confermato da Joe T.Vannelli, all’epoca amico nonché produttore dell’artista nato a Fleurier e crescito a Fagagna, provincia di Udine. Il successo arrivò grazie anche a Pete Tong, Dj tra i più in vista nella scena house e trance che lo trasmise per settimane all’interno di BBC1 Essential, programma notturno di musica elettronica destinato agli amanti del genere. Lo stesso Pete Tong proporrà una versione di Children suonata con l’ausilio della Heritage Orchestra

ROBERT MILES: UNA CARRIERA LUNGA 33 ANNI. LA TRANCE? UNA PARENTESI

Robert Miles non è stato solo “Children” ma ha avuto una carriera lunga quasi 33 anni, iniziata nel 1984 come suonatore di pianoforte. Una volta raggiunto il successo ha collaborato con Kathy Sledge, Nina Miranda degli Smoke City, Mike Patton, Robert Fripp abbandonando la trance music e dedicandosi alle sperimentazioni elettroniche fino a chiudere con un tentativo di rilettura della propria arte in chiave rock. Robert Miles mancherà all’Italia e al mondo. E  i 200.000 di Piazza del Plebiscito hanno confermato come sia stato in grado di arrivare, grazie alla sua arte, al cuore del pubblico e non solo alla mente.

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