Un sito di sport, cultura, notizie dalla rete e dal mondo

insulti razzisti

Il giudice sportivo: “Niente insulti razzisti in Atletico Villaretto-Mappanese”

in Sport Da

Insulti razzisti in Atletico VillarettoMappanese? Non ci sono stati. Lo ha stabilito il giudice sportivo del comitato Piemonte della Figc. Secondo le ricostruzioni Gianluca Cigna, capitano del Villaretto, sarebbe stato picchiato dopo aver difeso un compagno di squadra senegalese, Moundiaye Mbaye, oggetto di insulti razzisti in campo. I fatti sarebbero accaduti all’esterno del campo. L’autore del pestaggio, secondo Cigna, sarebbe stato un giocatore della Mappanese, aiutato dal padre.

INSULTI RAZZISTI? NON CI SONO STATI. LO DICE L’ARBITRO

Il giudice sportivo del comitato locale della FIGC ha stabilito, leggendo il referto dell’arbitro, che non ci sono stati insulti razzisti. Peraltro il direttore di gara della partita di terza categoria, Martial Kom Nchedop Dadjo, è a sua volta di colore. Ed è stato lui a decidere per l’espulsione di Mbaye per due giornate a causa di una gomitata a un avversario. Nel referto non si parla di insulti razzisti e, di conseguenza, non ci sono stati altri provvedimenti per quanto accaduto in campo. Relativamente ai fatti avvenuti al termine della partita saranno le forze dell’ordine a stabilire le eventuali responsabilità. Gianluca Cigna è stato operato a Torino per una frattura dell’orbita dell’occhio sinistro ed ha presentato denuncia alla Digos.

INSULTI RAZZISTI IN ATLETICO VILLARETTO-MAPPANESE: I FATTI

I fatti risalgono a domenica 12 marzo. La partita di Terza Categoria torinese tra Atletico Villaretto e Mappanese, vinta da quest’ultima 3-4, è stata caratterizzata da un parapiglia che ha visto protagonista Mbaye e Cigna. Il primo sarebbe stato oggetto, secondo le accuse, di insulti razzisti da parte degli avversari. Gianluca Cigna, capitano del Villaretto, avrebbe difeso il compagno. Una volta finita la partita, secondo il racconto del giocatore poi ferito nella colluttazione, un giocatore della Mappanese lo avrebbe provocato fino a spingerlo al lancio di un bicchiere di birra. Fuori dai cancelli l’aggressione. La squadra ospite ha sempre negato ogni addebito dichiarandosi pronta ad adire alle vie legali per tutelare la propria onorabilità.

Ora, con la denuncia alla Digos, la palla passa, ed è il caso di dirlo, alle Forze dell’Ordine.

Tags:

Lascia un commento

Your email address will not be published.

*

Torna SU