Il vulcano di fango nato a Fermo a seguito del terremoto di magnitudo 6,5 che ha colpito il centro Italia lo scorso 30 ottobre dimostra come l’uomo sappia poco della Terra. Il fenomeno, avvenuto in un campo agricolo a Santa Vittoria in Matenano, è spettacolare e preoccupante allo stesso tempo. Perché non si sa ancora come si sia formato e si ignora se la sostanza che emerge dal terreno sia mischiata a gas veleniferi. Il vulcano di fango rende curioso il meccanismo di una scienza che punta Marte e che allo stesso tempo si trova impreparata ad affrontare la natura terrestre.
VULCANO DI FANGO A SANTA VITTORIA IN MATENANO NATO DOPO IL TERREMOTO
Il vulcano di fango di Santa Vittoria in Matenano è di piccole dimensioni. Tuttavia è riuscito ad emettere notevoli quantità di materiale argilloso. Il video dimostra chiaramente gli effetti di un fenomeno comune in tutto il Pianeta. Esistono due tipi di vulcano di fango: il macaluba e la salinella. La genesi dei fanghi è da attribuire alla risalita di acqua e gas attraverso le faglie che si aprono nel terreno a seguito di un fenomeno definito “vulcanesimo sedimentario“. I gas provenienti dalle viscere della terra incontrano terreni argillosi intervallati da acqua salmastra. Nella sua risalita lo stesso gas porta con sé ciò che incontra dando vita a un cono di fango molto simile a un cratere vulcanico.
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VULCANO DI FANGO, TRA MACALUBA E SALINELLA
Nel vulcano di fango “macaluba” il gas insieme all’acqua ed all’argilla risalgono sfruttando materiale sedimentario non consolidato. Si fa largo in strutture deboli. I terremoti liberano i gas intrappolati dalla crosta troppo rigida per essere spaccata. Questi risalgono e “rompono” i sedimenti grazie alla pressione ed eruttano. Il vulcano di fango “salinella” prevede invece lo sfruttamento di un condotto magmatico. Il nome dipende dalle salinelle dei Cappuccini nei cui dintorni sono stati trovati condotti magmatici la cui datazione è di circa 200.000 anni. In questo caso si ritiene che le acque siano fossili e contenute nelle formazioni mioceniche sottostanti.
VULCANO DI FANGO, LA VICINANZA CON IL MONTE VETTORE
La temperatura del materiale emesso da un vulcano di fango varia tra sedici e diciotto gradi. Non rappresentano quindi un pericolo diretto per l’uomo. Tuttavia numerosi studi hanno dimostrato come il terreno oggetto di eruzioni fangose possa diventare sterile. Il vulcano di fango di Santa Vittoria in Matenano nasce seguendo una specie di “scia” affiancandosi a quelli sorti negli anni nei paesi vicini come Montegiorgio, Falerone, Montenappone, Monteleone di Fermo, Rotella e Offida. Ad accomunare queste località la vicinanza con il Monte Vettore. A questo punto sarebbe curioso sapere cosa sta accadendo sotto la crosta terrestre ma evidentemente appare di difficile comprensione.


