La somiglianza di una galassia lontana con la prima Via Lattea

Gli esseri umani hanno sempre trovato il mondo un mistero, pieno di infiniti misteri che catturano la nostra immaginazione. Una di queste meraviglie è la scoperta di The Sparkler, una galassia contenuta all’interno di una rete di galassie satelliti e ammassi globulari. Si pensa che The Sparkler, che si trova nella costellazione meridionale di Volans, sia uno specchio della prima galassia della Via Lattea.


Utilizzando i dati iniziali del James Webb Space Telescope (JWST), lo Sparkler è stato trovato e la sua scoperta offre una finestra unica sulla storia della prima creazione della Via Lattea. Circa 9 miliardi di anni fa, o 4 miliardi di anni dopo il Big Bang, si poteva vedere lo Sparkler, così chiamato per i venti ammassi globulari orbitanti. Il redshift di 1.38, scoperto con il nuovo JWST più una fortunata lente gravitazionale, ci permette di vedere la galassia com’era nell’antico passato.


I professori Duncan Forbes e Aaron Romanowsky della San Jose State University negli Stati Uniti e della Swinburne University in Australia sono stati rispettivamente i principali investigatori dello studio. Dodici degli ammassi stellari compatti dello Sparkler sono stati studiati per la distribuzione dell’età e della metallicità, e si è scoperto che erano simili agli attuali ammassi circostanti della Via Lattea quando erano più giovani. C’erano ammassi sia vecchi che ricchi di metalli, come quelli visti nel rigonfiamento della Via Lattea, e altri che erano sia vecchi che poveri di metalli, forse appartenenti alla galassia satellite che lo Sparkler sta attualmente inghiottendo.


Sebbene The Sparkler abbia al momento solo il 3% della massa della Via Lattea, si prevede che alla fine raggiungerà la Via Lattea nell’universo come lo conosciamo. Attraverso questa scoperta, abbiamo una rara possibilità di saperne di più su come si sono formati gli ammassi globulari e una giovane Via Lattea quando l’universo aveva appena un terzo della sua età attuale.


Secondo il professor Duncan Forbes, “Sembra che stiamo osservando, in prima persona, l’assemblea della galassia mentre aumenta la sua massa – sotto forma di una galassia nana e di più ammassi globulari”. “La genesi degli ammassi globulari è stata a lungo un mistero e siamo entusiasti che JWST possa guardare indietro nel tempo per vederli nella loro infanzia”, afferma il coautore Professor Aaron Romanowsky. The Sparkler offre uno sguardo al passato che ci aiuta a comprendere come sono stati creati la nostra galassia e il mondo nel suo insieme. La scoperta di Sparkler è la prova sia della capacità della curiosità umana che delle infinite possibilità di indagine scientifica.


Un importante sviluppo nell’astronomia fu la scoperta di The Sparkler. Ci offre una rara finestra su come si è formata la nostra Via Lattea e da dove provengono gli ammassi globulari. Grazie alla tecnologia all’avanguardia del James Webb Space Telescope e agli sforzi persistenti di studiosi come il professor Aaron Romanowsky e il professor Duncan Forbes, questa scoperta è ora realizzabile. Lo Sparkler è solo uno dei tanti misteri irrisolti che esistono nell’universo, e ci sono innumerevoli altre meraviglie che devono ancora essere scoperte.