L’Europa punta alla gloria lunare nella prossima missione della NASA

Facendo la storia insieme, l’Agenzia spaziale europea (ESA) e Airbus giocheranno un ruolo cruciale nel programma Artemis della NASA, che mira a rimandare le persone sulla Luna per la prima volta dalle missioni Apollo del 1972. Secondo Marc Steckling, capo del l’esplorazione spaziale di Airbus, questo è un momento storico per l’Europa perché stanno contribuendo “a metà dell’astronave che porterà gli esseri umani sulla Luna e, ovviamente, di nuovo sulla Terra in sicurezza”. L’Europa ha ricevuto tre posti garantiti sui voli della missione in cambio del suo significativo contributo, che dovrebbe iniziare nel 2027.


La spina dorsale della navicella spaziale Orion della NASA è costituita dai moduli di servizio (ESM) prodotti da Airbus, che offrono acqua, ossigeno, elettricità dai pannelli solari e persino la capacità di spostare e trasportare più merci. Questi ESM composti da 22.000 parti, che misurano quattro metri per quattro e pesano 12 tonnellate, vengono assemblati a Brema, nel nord della Germania, e saranno sottoposti a rigorosi test di sicurezza prima di essere trasportati al Kennedy Space Center in Florida.


La Luna è un “libro di storia aperto” pronto per essere esaminato, secondo l’astronauta tedesco Alexander Gerst, che è stato due volte di stanza sulla Stazione Spaziale Internazionale. Le missioni Artemis potrebbero rappresentare un significativo progresso nella comprensione scientifica fornendo informazioni sulla genesi del sistema solare e della Terra. Dopo un viaggio di 25 giorni intorno alla Luna, la prima missione Artemis senza equipaggio è tornata sana e salva sulla Terra nel dicembre 2022. Un equipaggio andrà sulla Luna nella missione Artemis 2 nel 2024 e nella missione Artemis 3 nel 2025, un veicolo spaziale farà il suo primo atterraggio sul polo sud della Luna, dove i ricercatori sperano di trovare acqua sotto forma di ghiaccio.


L’obiettivo finale della NASA è stabilire un’abitazione permanente per gli esseri umani sulla Luna e quindi iniziare una missione su Marte. La Luna, che è rimasta per lo più inalterata e comprende risorse come il ghiaccio al polo sud che potrebbero essere utilizzate per generare combustibile, è un “archivio della storia del sistema solare sin dalla sua creazione”, secondo Philippe Berthe, che è l’esperto europeo Responsabile del coordinamento del progetto dell’Agenzia spaziale (ESA). La battaglia tra i paesi si sta intensificando mentre la Cina assume sempre più il ruolo di principale nemico degli Stati Uniti nell’arena intergalattica. Ma secondo Gerst, questa “competizione scientifica” potrebbe comportare miglioramenti significativi nella ricerca e nelle scoperte spaziali.


Con l’Europa che gioca un ruolo cruciale nell’offrire i moduli di servizio che aiuteranno a riportare le persone sulla Luna, il programma Artemis rappresenta un progresso sostanziale nell’esplorazione spaziale. Il desiderio di svolgere queste missioni è alimentato dalla competitività nazionale perché ci sono così tante possibilità per la ricerca scientifica e il potenziale per creare una presenza umana a lungo termine sulla Luna. Il programma Artemis sta aprendo la strada a un futuro più luminoso nell’esplorazione dello spazio.