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“L’utero in affitto sia un reato universale”. La richiesta dell’Italia all’ONU

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L’utero in affitto sia un reato universale. Questa è la richiesta dell’Italia che verrà presentata all’Onu attraverso sia una proposta politica sia una raccolta firme. Ad appoggiare la battaglia il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, intervenuta al convegno “Maternità al bivio, dalla libera scelta alla surrogata” organizzato a Montecitorio da “Se non ora Quando-Libere”: “L’utero in affitto deve essere bandito a livello internazionale allo stesso modo delle altre forme di commercio e schiavitù degli esseri umani e do la mia disponibilità a sostenere tutte le iniziative in questo senso che saranno messe in campo“.

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“UTERO IN AFFITTO UN REATO UNIVERSALE” LA BATTAGLIA DI BEATRICE LORENZIN

Il Ministro ha specificato che a suo modo di vedere l’utero in affitto deve essere riconosciuto come reato universale e per questo bandito a livello internazionale: “Come donna e come madre non mi stancherò mai di denunciare pubblicamente questa schiavitù e commercio, perché i diritti delle donne non si difendono solo con la grammatica. Considero aberrante convincere tante ragazze nel mondo occidentale che privarsi dei propri figli sia un dono, l’ultimo subdolo inganno consumato sulla nostra pelle. Quando una donna partorisce quei bambini sono suoi, i propri figli, punto e basta“.

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UTERO IN AFFITTO: “MATER SEMPER CERTA EST. ORA L’EVIDENZA VIENE MESSA IN DISCUSSIONE”

Beatrice Lorenzin ha continuato: “Mater semper certa est, non avrei mai immaginato che un giorno questa evidenza lampante potesse essere messa in discussione. Eppure è possibile che una donna sia messa nelle condizioni di partorire un figlio che secondo un contratto, cosiddetto regolare, non è suo. Un figlio che dopo la fatica del parto deve consegnare a chi glielo ha commissionato. Questa è una schiavitù in una delle sue forme più crudeli, perché non riesco a pensare a qualcosa di più crudele che privare una madre dei propri figli“.

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UTERO IN AFFITTO: “UN LISTINO RAZZISTA, LE DONNE DALLA PELLE E OCCIDENTALI VALGONO”

L’utero in affitto deve diventare un reato universale anche perché, ha continuato il ministro, presuppone nelle sue basi una forma di razzismo: “Si tratta di una rapina organizzata scientemente fin da prima del concepimento del bambino. Un listino razzista, perché sappiamo bene che gli ovociti più pagati sono quelli di donne dalla pelle più chiara, di bell’aspetto, dal tratto occidentale. Queste mamme devono essere portatrici sane, ubbidienti, rispettose del contratto sottoscritto. Di loro sarà dimenticato tutto una volta svolto il loro compito di incubatrici viventi. Non so come si possa chiamare tutto questo una scelta di libertà. So solo che si chiama commercio di donne e bambini, pratica antica con nuovi mezzi, perché sono i ricchi che commissionano bambini e i poveri che danno le madri. E potrò credere che esista una surrogata veramente gratuita quando vedrò una bella donna, giovane, bianca, ricca, in carriera, fare da portatrice per una povera indiana sterile“.

In Italia l’utero in affitto, ovvero la maternità surrogata, è vietato e sanzionato dalla legge 40. La conferma arriva dalla sentenza 162/2014 della Corte Costituzionale che ha eliminato il divieto della fecondazione eterologa.

(Photocredit copertina Youtube)

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Micia Gattai, al debutto su www.Ultimometro.it, parlerà di internet, animali e notizie curiose dal mondo del web. Non la vedrete spesso ma ogni volta che farà la sua comparsa potrà stupirvi con il suo stile graffiante.

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