Milan, il closing slittta ancora. I cinesi di Sino Europe Sports non hanno trovato i 100 milioni di euro della terza caparra la cui consegna era prevista per il 16 marzo. E per questo il Milan non firmerà il nuovo contratto. Perché si è scoperto che il SES con Yonghong Li sono stati giudicati inadempienti e, per questo, il primo accordo è stato sciolto. Intanto il club ha portato i documenti della trattativa in Procura per prevenire eventuali indagini e dimostrare la provenienza lecita dei 200 milioni di euro di caparra versati da Yonghong Li, giudicato in Cina come “piccolo truffatore”.
MILAN, CLOSING RINVIATO. ANCORA. MANCANO I 100 MILIONI DELLA TERZA RATA
Ricordate Milan-Fiorentina? Doveva essere l’ultima partita di Silvio Berlusconi da presidente rossonero. Sembra passata un’era geologica. Il closingario. Ora la situazione è notevolmente cambiata. La cordata cinese aveva annunciato il versamento di altri 100 milioni di euro, i terzi, sul conto Fininvest, come ultima rata prima del saldo previsto per il 7 aprile. Ma i soldi non ci sono. “Un problema tecnico”, è stato spiegato. Di norma a questo livello significa che i soldi non ci sono. Comunque i cinesi avrebbero detto che lunedì arriverà il bonifico.
MILAN E CLOSING: SES INADEMPIENTE, I ROSSONERI SI TENGONO 200 MILIONI DI EURO
Comunque, con la chiusura per inadempienza del contratto con SES e la conseguente trattenuta a titolo di risarcimento di 200 milioni di euro, con gli altri 100 milioni si parlerebbe di un secondo contratto. Il club rossonero avrebbe comunque deciso di portare i documenti in tribunale. La notizia arriva da Emilio Randacio di Repubblica secondo cui Niccolò Ghedini, avvocato di Silvio Berlusconi, avrebbe fornito alla Procura i documenti messi a disposizione dalla cordata cinese per affermare la lecita provenienza dei fondi. Si tratterebbe di una pratica di trasparenza e antiriciclaggio “necessaria a tracciare grosse somme di denaro, mettersi al riparo da possibili guai futuri, sgombrare il campo da malintesi“.
MILAN, CLOSING E YONGHONG LI: “UN PICCOLO TRUFFATORE”
Intanto dalla Cina arrivano brutte notizie su Yonghong Li, il capo della cordata di Ses, Sino Europe Sports. L’uomo sarebbe stato abbandonato dalle banche e in Cina sarebbe considerato un piccolo truffatore. Il broker asiatico senza volto rischierebbe di perdere l’appoggio della provincia del Fujian, l’unica che lo sosteneva. Il fondo Haixia inoltre avrebbe provato una raccolta fondi per l’acquisto del Milan senza riuscire nell’intento. Se poi ci mettiamo i no all’operazione di China Huarong e China Merchant Bank si capisce quanto ormai il closing non si farà. Ultimometro lo disse nell’agosto 2016. Il closing non poteva convincere. Scoccia dirlo ma avevamo ragione.



