Donald Trump e il libro di Stephen King che nel 1979 preannunciò l’arrivo del Tycoon alla Casa Bianca. L’avreste detto? No. E forse neanche l’autore americano. Eppure è accaduto con “La zona morta“, libro stampato in Italia l’ultima volta nel 1980 e disponibile su Amazon nell’edizione di Sperling & Kupfer. Il co-protagonista di questo libro, Greg Stillson, è un venditore che a un certo punto della sua vita decide di diventare politico. Prima conquista un seggio al Congresso come Candidato del New Hampshire, successivamente decidere di correre per la Casa Bianca. Vuole diventare Presidente degli Stati Uniti. Le sue parole, i suoi modi, il suo atteggiamento, sono incredibilmente simili a quelli di Donald Trump.
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DONALD TRUMP, IL LIBRO DI STEPHEN KING E IL PERSONAGGIO DI GREG STILLSON
Stephen King nel suo libro aveva immaginato un epigono di Donald Trump, quindi. Greg Stillson è un personaggio eccentrico. La sua retorica anti-establishment verrebbe considerata quasi “populista” al giorno d’oggi. La storia di un uomo d’affari, un venditore specializzato in affari immobiliari che parte alla conquista di Washington nella sorpresa generale. Greg Stillson è un giovane venditore ossessionato dalla propria grandezza. Insoddisfatto della propria vita, vuole cambiare marcia per dare un senso alle proprie ambizioni. Un po’ come ha fatto Donald Trump che fin dai primi dibattiti e dai primi comizi ha parlato di sé stesso, della sua vita e delle sue ambizioni.
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DONALD TRUMP E GREG STILLSON: GLI SLOGAN POPULISTI E LA RETORICA CONTRO IL POTERE
Questa però non è l’unica similitudine tra i due. Greg Stillson ama le folle oceaniche, i canti, le grida, gli slogan. Come Donald Trump. Nei suoi comizi grida slogan retorici contro il potere, la politica, la società. Il suo obiettivo principale è Washington. Il suo carattere eccentrico viene accolto con una risata. Greg riesce ad accattivarsi il pubblico con le sue carnevalate e con gli spettacoli di contorno che vengono organizzati prima, durante e dopo i suoi comizi. Un po’ come fece Donald Trump. Come dimenticare le scenette con giovani cheerleader o gli spettacoli di wrestling dove un attore con le sue fattezze sconfiggeva combattenti di “lucha” messicana?
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DONALD TRUMP UOMO DEL POPOLO COME IL PROTAGONISTA DEL LIBRO DI STEPHEN KING
Greg Stillson è visto come un uomo del popolo. La stessa percezione che Donald Trump è riuscito a dare di sé. I due sono riusciti a vendersi come esponenti della “gente” contro il potere costituito. Una volta conquistata la nomination repubblicana, si perché Stillson prima della Casa Bianca ha scalato i vertici del Gop, esattamente come “The Donald”, ha iniziato a gridare nei suoi incontri che l’obiettivo era quello di “buttare i barboni fuori da Washington”. Un’altra similitudine con il “Asciughiamo lo stagno” di Trump. Il rapporto tra Stillson e i democratici? Lo stesso che c’è stato tra gli “asinelli” e Trump, definito da loro un “personaggio carnevalesco”, prova di una retorica che ritorna anche nella vita reale. “Pensano che io li prenda in giro ma non sanno che non scherzo”. Così dice Stillson, così ha detto Trump. Non possiamo parlare di un personaggio ispirato. No. Si tratta di un alter ego letterario.
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LA DIFFERENZA TRA DONALD TRUMP E GREG STILLSON
Greg Stillson è Donald Trump. Le similitudini sono tante ed evidenti al punto da impressionare. Sembra che la storia politica di The Donald sia stata plasmata sul personaggio di fantasia nato dalla mente di Stephen King. Eppure tra i due c’è una sola differenza. Il primo non riuscirà a conquistare la Casa Bianca nonostante l’impegno. Il perché è raccontato nel libro. Merito di Johnny Smith, un insegnante di liceo sopravvissuto a quattro anni di coma. Quest’uomo ha la capacità di leggere il futuro delle persone che incontra grazie a un semplice tocco con le mani. Smith un giorno incontrerà Stillson e vedrà il futuro di quest’uomo. Scoprirà che da Presidente degli Stati Uniti prenderà delle scelte avventate che porteranno a un futuro apocalittico. Per questo farà di tutto per impedirne l’elezione.



