Un sito di sport, cultura, notizie dalla rete e dal mondo

Gianni Infantino

Gianni Infantino pensa a un Mondiale a 48 squadre. Via alle pessime idee

in Sport by

Gianni Infantino non poteva spararla più grossa. Mondiale a 48 squadre. 16 qualificate come teste di serie, 32 da scremare attraverso un pre-torneo che determinerà le 16 qualificate, a partire dall’edizione 2026. Il tutto nel Paese ospitante. Il neo Presidente della Fifa se voleva finire sui giornali certamente ci è riuscito ma se questo è il pensiero del numero uno del calcio mondiale c’è da essere preoccupati. Perché Gianni Infantino è riuscito dove neanche Sepp Blatter ha osato arrivare: rovinare il calcio con un’idea.

GIANNI INFANTINO E UN’IDEA PESSIMA

Sicuramente Gianni Infantino sa che al momento le nazionali affiliate alla Fifa sono 211. Immaginare un Mondiale a 48 squadre vorrebbe dire pensare a un torneo che accoglie una Federazione ogni 4,39. Praticamente tutte le principali potenze calcistiche più qualche Nazione di contorno. Fosse solo questo. Il Presidente della Fifa ha pensato a scontri a eliminazione diretta per definire il parco delle qualificate a quelli che potremmo definire “Play Off£. Aggiungeremmo quindi 16 partite al plotone di quelle da disputare per un totale di 80 incontri.

 

LEGGI ANCHE: Cipro, il lato oscuro del calcio tra scommesse, violenze e autobombe

 

PERSONE FELICI IN TUTTO IL MONDO. PERSONE, SPONSOR O TV?

Gianni Infantino ha provato a disegnarla come un’opportunità per aumentare il club delle finaliste:

più Paesi e più regioni in tutto il mondo sarebbero più felici

E forse sarebbero davvero tutti felici. Anzi. L’unico sconfitto, perché alla fine solamente uno perderebbe vista la situazione, è lo sport. Solo lo sport.

AUMENTANO LE PARTITE DA VENDERE

Perché? La prima edizione di un Mondiale a 32 squadre con otto gironi da quattro ed un totale di 64 incontri si ebbe in Francia nel 1998. Quello transalpino fu un Mondiale molto diverso dall’edizione precedente, USA 1994. Negli Stati Uniti le squadre partecipanti furono 24 con un totale di 52 incontri disputati. Otto Nazionali in più fanno 12 partite. Più incontri, più diritti televisivi da vendere, più interesse da parte degli sponsor. Sponsor che vogliono vedere giocare a calcio. Non interessa molto il come o il prodotto finale.

AUMENTO DEI PARTECIPANTI, CROLLO DEL TASSO TECNICO

Aumentare il numero dei partecipanti porta inevitabilmente ad una caduta verso il basso del tasso tecnico complessivo della manifestazione. I calciatori di livello sono quelli, le scuole calcistiche nazionali anche. Che senso ha vedere una nazionale qualificarsi ai playoff Mondiali prima di essere eliminata magari in malomodo nella fase a gironi? In fondo il concetto di “eliminazione diretta” aumenta il rischio che qualcosa possa accadere, dall’altro però svilisce la manifestazione nel suo complesso.

GIANNI INFANTINO, PARTIAMO MOLTO MALE

Certo potrebbe capitare un Italia che pareggia con Nuova Zelanda e Slovacchia o che perde contro la Corea del Nord. La palla è pur sempre rotonda. Si tratta però di risultati estemporanei. Immaginare un Mondiale a 48 squadre significa accrescere la portata del carrozzone, carrozzone che inevitabilmente è destinato a collassare su sé stesso appena il peso si fa troppo grave. Questo è ciò che vuole Gianni Infantino? Partiamo male, molto male. (Photocredit copertina Piotr Drabik – Wikimedia)

Tags:

Maghdi Abo Abia. Questo è il suo nuovo esperimento editoriale dopo i cinque anni passati alla redazione di Giornalettismo. Ultimometro è un sito di sport, cultura, notizie dal mondo e dal web con uno sguardo alla notizia e non al click facile. Per contattarlo scrivete a Ultimometronews@gmail.com

Lascia un commento

Your email address will not be published.

*

Go to Top