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Olimpiadi 2024, Giovanni Malagò si arrende: “No ai Giochi a Roma”

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Olimpiadi 2024, l’Italia si tira ufficialmente fuori. Roma 2024 non s’ha da fare e non si farà. Giovanni Malagò ripone nel cassetto i sogni di gloria e a margine di un evento a Novara ammette: “Senza il si del Comune non si può fare nulla”. Si chiude così una vicenda che per settimane ha caratterizzato la politica italiana in una discussione talvolta imbarazzante fatta di accuse reciproche per una cosa, usando le parole di Thomas Bach, presidente del Cio, che riguarda più la politica che i Giochi.

OLIMPIADI 2024, LE PAROLE DI THOMAS BACH

Le Olimpiadi 2024 hanno dato nuovamente l’immagine di un Italia litigiosa in cui non si affronta il merito e per cui ogni dibattito ha il contorno della rissa da saloon. Questo è in sostanza il messaggio del Presidente del Cio, Thomas Bach, a Parigi nel corso dell’ispezione preliminare per la candidatura della Capitale francese ai Giochi 2024:

io devo essere informato dal Coni della situazione politica in Italia […] Sappiamo che c’è un grande appoggio del governo italiano e del governo regionale e c’è il no della nuova sindaca di Roma. In Italia c’è discussione fra i partiti, ed ho l’impressione che non siano i Giochi Olimpici davvero al centro di questa discussione

Giovanni Malagò, impegnato il 4 ottobre in un incontro proprio con Bach in Vaticano, ha rincarato la dose:

Una candidatura di regge su tre gambe lo Stato, il Coni e l’amministrazione della città ospitante. Se una delle tre gambe viene meno, allora non c’è alcuna possibilità che il progetto possa stare in piedi

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OLIMPIADI 2024 ROMA, ADDIO AL SOGNO

Addio quindi all’ipotesi ventilata dal Corriere della Sera di spingere per una candidatura “di Stato” per Roma 2024 sul solco di Madrid 2012. I motivi principali sono due: il primo è relativo alla paternità del progetto. All’inizio la candidata doveva essere Siviglia ma poi si scelse Madrid perché il progetto venne studiato dall’Alcalde della capitale spagnola. Il secondo? Lo ha detto il Cio:

Noi siamo in contatto con il Comitato Promotore di Roma 2024 e con il Coni per chiarire queste circostanze politiche

Circostanze politiche. Una questione ribadita da Bach. Se una città dice no ai Giochi e si assiste allo scontro tra le parti appare evidente che le Olimpiadi 2024 non rappresentano l’interesse della città stessa. I giochi sono altri. E questi non appartengono al Cio. Chissà, le diplomazie potrebbero essersi parlate nelle scorse ore con un messaggio chiaro diretto al Coni: “senza Roma niente Olimpiadi”. Svanisce così il sogno di Giovanni Malagò e di Luca Cordero di Montezemolo che secondo informazioni avrebbe già anticipato l’intenzione di dimettersi da Presidente del Comitato promotore.

 

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Con buona pace delle figure internazionali, del danno erariale, del ricorso al Tar. Essere sgridati dal Cio a Parigi perché come sempre in Italia è la palude politica a bloccare tutto. Il sipario che non ci voleva per il sogno Olimpico di Roma. (Photocredit copertina Pixabay)

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Maghdi Abo Abia. Questo è il suo nuovo esperimento editoriale dopo i cinque anni passati alla redazione di Giornalettismo. Ultimometro è un sito di sport, cultura, notizie dal mondo e dal web con uno sguardo alla notizia e non al click facile. Per contattarlo scrivete a Ultimometronews@gmail.com

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