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Volantini Anti-svizzeri

Volantini anti-svizzeri: Identificato l’autore, un italiano 35enne disoccupato

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Volantini anti-svizzeri, identificato l’autore del biglietto trovato nei giorni scorsi al Bennet di Tavernola. Si tratta di un uomo di 35 anni, disoccupato, residente nella zona di Erba. Messo alle strette dai Carabinieri, il responsabile ha ammesso di aver agito solo per spirito di rancore nei confronti degli svizzeri. Nel mentre sono comparsi altri testi anti-ticinesi sempre nel parcheggio di un centro commerciale, questa volta a Montano Lucino, provincia di Como.

VOLANTINI ANTI SVIZZERI, RITROVATI ANCHE A MONTANO LUCINO

Secondo quanto riportato da La Provincia, i Carabinieri della stazione di Como hanno identificato l’uomo autore dei volantini affissi sulle automobili con targa ticinese nel parcheggio del Bennet di Tavernola. A questo punto le forze dell’Ordine probabilmente indagheranno anche sul volantino comparso a Montano Lucino, identico a quello di Tavernola.

“Vi piace venire in Italia a fare la spese perché costa meno????????? Ecco allora visto che non ci volete a lavorare in Svizzera (visto ultimo referendum) siete pregati di farvi la spesa a casa vostra..I supermercati ce li avete… Dalla prossima volta che vi vediamo a comprare in Italia via squarciamo le gomme della macchina e non solo…”

VOLANTINI ANTI-SVIZZERI, L’AUTORE MOSSO DA “RANCORE PER IL REFERENDUM”

Le forze dell’ordine hanno dimostrato di voler impedire un’escalation di violenza che possa portare lupi solitari o gruppi di perone, questo lo definirà la magistratura, a minacciare gli svizzeri che vengono in Italia a fare la spesa approfittando del cambio favorevole. Allo stesso modo oltreconfine si cerca di sfruttare la situazione a proprio vantaggio. Questo è il caso della catena svizzera Migros che ha pensato a una pubblicità accattivante con l’obiettivo di spingere gli Svizzeri a spendere denaro a casa propria.

LEGGI ANCHE: Gli italiani minacciano i ticinesi: “Fate la spesa in Svizzera, oppure…”

VOLANTINI ANTI-SVIZZERI, LA CONTROFFENSIVA: “VALE LA PENA FARE 60 CHILOMETRI PER LA SPESA?”

“Serve ancora farsi 60 km in auto per la spesa?”. Migros in un comunicato ripreso dal Corriere del Ticino ha definito l’iniziativa come il “primo passo concreto di una controffensiva forte, che coinvolge volutamente uno dei settori centrali della vendita al dettaglio svizzera”. L’offerta prevede una riduzione del 25 per cento su tutta la carne, in modo da parificare il prezzo o quantomeno renderlo simile a quello italiano. “Acquistando in Ticino praticamente allo stesso prezzo una carne di qualità superiore, svizzera, certificata e garantita -continua Migros- , serve ancora farsi una media di 60 km in auto?”.

E SE GLI SVIZZERI SMETTESSERO DI SPENDERE IN ITALIA?

Bella domanda. E chissà cosa ne penseranno i negozianti al dettaglio italiani se davvero dovesse esserci una riduzione nell’approdo di ticinesi nel nostro Paese grazie ai volantini anti-svizzeri affissi nei parcheggi dei centri commerciali di Tavernola e Montano Lucino. E se il gesto del trentacinquenne di Erba disoccupato avesse involontariamente portato la Svizzera a chiudersi ancora di più? Ne sarebbe valsa la pena? (Photocredit Cdt.ch)

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Maghdi Abo Abia. Questo è il suo nuovo esperimento editoriale dopo i cinque anni passati alla redazione di Giornalettismo. Ultimometro è un sito di sport, cultura, notizie dal mondo e dal web con uno sguardo alla notizia e non al click facile. Per contattarlo scrivete a Ultimometronews@gmail.com

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