Suicidio assistito in Svizzera, come funziona il business dell’eutanasia, o meglio della dolce morte? Dj Fabo, cieco e tetraplegico dal 2014 a causa di un’incidente d’auto ha scelto di recarsi nel Paese elvetico per farla finita dopo che le cure a cui è stato sottoposto non hanno dato alcun esito. Ad accompagnarlo nel viaggio l’esponente radicale Marco Cappato. Ma come funziona? E sopratutto, chi ha diritto all’eutanasia in Svizzera?
SUICIDIO ASSISTITO IN SVIZZERA: IN ITALIA PUNITO CON IL CARCERE DA 5 A 12 ANNI
In Italia non è possibile praticare il suicidio assistito. La Legge punisce con il carcere da 5 a 12 anni tutti coloro che si rendono protagonisti dell’aiuto al suicidio. Se il deceduto è un minore, la pena è elevata a 16 anni. Dall’altra parte del confine, in Svizzera, invece è possibile la pratica della morte volontaria fin dal 1942. Nel nostro Paese esiste un’associazione, la Exit Italia, che mette in contatto i malati o coloro che sperano nella dolce morte con le strutture svizzere specializzate, come la Dignitas di Zurigo. L’obiettivo dell’associazione è quello di vedere riconosciuto “il diritto, per una persona, di poter scegliere liberamente e senza alcun vincolo la fine della propria esistenza, una fine che possa essere dignitosa, umanamente sopportabile e soprattutto senza inutili ed atroci sofferenze“.
SUICIDIO ASSISTITO IN SVIZZERA: IL RUOLO DELLA EXIT ITALIA
La speranza è quella che la politica possa approvare con una specifica legge il testamento biologico in modo da riconoscere il “valore vincolante, legale, di “questa dichiarazione di nostra volontà, che dovrà essere rispettata integralmente e che non potrà essere modificata da nessuno”. La via seguita da Exit Italia è quella del suicidio assistito con tanto di accordo siglato appunto con la Dignitas. “Noi della EXIT-Italia non potremo aiutarvi direttamente: sarete costretti ad agire per vostro conto recandovi alla Dignitas, ma vi daremo tutti i dettagli e le informazioni necessarie affinché possiate mettere in pratica la vostra decisione“.
SUICIDIO ASSISTITO IN SVIZZERA: L’ASSOCIAZIONE DIGNITAS
Ed ecco come funziona la Dignitas in base alle informazioni proposte da Exit Italia. L’associazione è stata fondata nel 1998 a Forch, cantone Zurigo. Il suo scopo è quello di assicurare ai soci una vita ed una morte entrambe dignitose. Non persegue alcun interesse economico. Il contributo d’ingresso è di 200 Franchi Svizzeri mentre la quota d’iscrizione annua è di 80 CHF. L’associazione si occupa di procurare ai propri soci un testamento biologico che in Svizzera ha valore legale e che deve essere rispettato da medici e infermieri negli ospedali. I soci possono chiedere di essere accompagnati al suicidio se affetti da una malattia terminale o se sono colpiti da menomazioni o dolori insopportabili. Accanto al socio si troverà nella fase della morte o un collaboratore o una collaboratrice.
SI MUORE CON UN FARMACO
Dignitas nei colloqui pre-eutanasia (o suicidio assistito) cercano di capire se la morte corrisponde alla volontà del socio. Contestualmente si cerca di capire se la sua volontà è reale e se non è stata alterata la capacità di giudizio dell’iscritto. Dignitas si occupa anche delle medicine usate per la morte. In genere viene adoperato un barbiturato sciolto in acqua e mischiato con un sonnifero. Il socio dopo l’ingestione si addormenta in pochi minuti. Da quel momento passano pochi secondi per arrivare alla morte senza sofferenze. Il farmaco è prescritto da un medico, eventualmente collaboratore di Dignitas. In genere sono presenti i parenti più stretti.
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SUICIDIO ASSISTITO IN SVIZZERA, IL PROCEDIMENTO DI MORTE
Gli italiani che vogliono la dolce morte o l’eutanasia in Svizzera devono recarsi nella sede di Dignitas. Il paziente riceverà un antiemetico, ovvero un antivomito. Successivamente berrà un bicchiere d’acqua con all’interno disciolti 15 grammi di pentobarbital di sodio. Si tratta di un noto narcotico che procura il sonno. Dopo aver bevuto è meglio mangiare qualcosa di dolce per neutralizzare il sapore della bevanda. Se il paziente non può bere autonomamente la soluzione viene somministrata con una sonda. Per ragioni giuridiche sarà il socio a compiere l’ultimo atto come quello del bere o dell’apertura dell’ago. In caso contrario il suicidio assistito non potrà avvenire. Il paziente si addormenta in pochi minuti e dopo poco si paralizza inibendo la respirazione. A questo punto arriva la morte.
SUICIDIO ASSISTITO: IL CORPO DEL PAZIENTE CREMATO PER EVITARE REVISIONI DA PARTE DELL’ITALIA
Una volta deceduto per mezzo della dolce morte o dell’eutanasia il corpo del paziente verrà ispezionato dalla Polizia, dall’avvocatura di Stato e da un medico legale. Successivamente verrà decisa la cremazione, processo ritenuto indispensabile. Sul certificato di morte non viene indicata alcuna causa mentre sarà scritta sul foglio del medico legale. La cremazione in Svizzera, spiega Exit-Italia, è indispensabile “al fine di evitare qualsiasi revisione e controllo da parte delle autorità italiane sul feretro ed eventuale autopsia del corpo non cremato“. L’associazione aggiunge: “Premesso che, dal momento in cui ciascun Socio, in piena autonomia, prenderà la decisione di contattare oppure associarsi alla Dignitas, la nostra EXIT-Italia non avrà più alcun tipo di contatto e non potrà aver più alcun intervento diretto di tramite, in considerazione delle attuali carenti situazioni di diritto (legislative) e di fatto vigenti oggi nel nostro Paese In altre parole, EXIT-Italia non dovrà essere per nessun motivo coinvolta in atti decisionali o di supporto, presi da uno di voi“.
SUICIDIO ASSISTITO IN SVIZZERA: QUANTO COSTA?
Ma sopratutto, quanto costa l’eutanasia, o la dolce morte, in Svizzera, presso la Dignitas? Il fondatore di Exit-Italia, Enrico Coveri, intervistato da Panorama, spiega che ci vogliono circa 8.000 euro d’anticipo. La cifra però non è precisa, per quanto riguarda Dignitas. Exit-Italia ha però un accordo con la Life Circle-Eternal Spirit di Basilea. Qui le informazioni sono più chiare. Alla domanda “Quanto costa un suicidio assistito in Svizzera?” possiamo rispondere così. I costi sono espressi in Franchi Svizzeri:
- 50.00 CHF, quota sociale annuale
- 3.000.00 CHF, attivazione della procedura
- 7.000.000 CHF: completamento del versamento
- da 300 a 600 CHF a persona: pagamento dell’hotel in attesa del ricovero
- 300 CHF: taxi dall’hotel allo studio medico
- da 400 a 600 CHF a persona per pasti e bevande in hotel
Per un totale di 11.050 Franchi Svizzeri, minimo, per il paziente che decide di farla finita con il suicidio assistito.



