Bezhad Zadaliasghari ed il suo straordinario gol alle Paralimpiadi Rio 2016

Bezhad Zadaliasghari è la prova che nel calcio si può emozionare anche senza vedere cosa si sta facendo in campo. Lo dimostra lo straordinario gol segnato dal giocatore iraniano nella sfida di calcio a 5 per ipovedenti valida per il torneo paralimpico di Rio 2016 tra Marocco e Iran, sfida vinta per 0-2 dagli asiatici. Al di là del risultato è importante, se non fondamentale, celebrare l’azione di Bezhad Zadaliasghari. Un misto di talento, tenacia, incoscienza e voglia di stupire.

IL GOL DI BEZHAD ZADALIASGHARI

Tutto accade al quattordicesimo del primo tempo. Il giocatore iraniano prende palla dalla sinistra e, da solo, dribbla tutti gli avversari prima di arrivare al limite dell’area dove scocca un diagonale imprendibile per il portiere avversario. L’esultanza del pubblico permette a Bezhad Zadaliasghari di esultare, festeggiato anche dalla sua guida vocale. Il giocatore in cuor suo sapeva però di aver fatto qualcosa di magnifico: dribbling, stop, controllo e tiro.

 

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COME FUNZIONA IL CALCIO A 5 PARALIMPICO

La storia di Bezhad Zadaliasghari aiuta a comprendere la realtà di uno sport difficile ed affascinante come il calcio a cinque paralimpico. Immaginate di trovarvi in uno stadio pieno ma silenzioso, dove è impossibile fare il tifo e per ogni suono emesso si viene ripresi dai giudici di gara. Questa è la regola fondamentale perché, come spiega Stuff NZ, è il silenzio la chiave per permettere ai giocatori di esprimersi al meglio. I giocatori devono affidarsi alle loro guide a bordocampo che indicano cosa fare, come comportarsi e dove mettersi. Sono diretti da fuori, quindi. Ogni rumore, ogni disturbo, ogni interferenza rischia di mettere in pericolo la prestazione.

Certo non è ciò che è accaduto a Bezhad Zadaliasghari. La guida ha indicato dove mettersi ma il resto lo ha fatto lui. La gioia incontenibile manifestata dopo il gol è la prova che si può fare, si può segnare un gol bellissimo anche senza vedere. Bravo.