Fabrizio Corona è tornato in carcere. Prepariamoci a mesi di richieste di grazia o di clemenza nei confronti del fotografo dei Vip. L’aver trovato nascosti in un controsoffitto 1,7 milioni di euro, denaro sequestrato lo scorso 7 ottobre e che secondo l’accusa comporta il reato di intestazione fittizia di beni, è valso la richiesta d’arresto avanzata dal Pm della Direzione distrettuale antimafia Paolo Storari e firmata dal Gip Paolo Guidi. E dire che il 27 settembre è stato definito il cumulo di pena da scontare, cinque anni e un mese.
FABRIZIO CORONA OGGI
Fabrizio Corona pagherebbe anche l’ipotesi dell’accusa secondo cui questo denaro, trovato impacchettato e nascosto, sia frutto di guadagni in nero frutto di ospitate in discoteca, in locali notturni o altri eventi mondani da parte dell’uomo. L’aver commesso il fatto, prosegue l’accusa, durante il periodo di affidamento in prova ai servizi sociali, rappresenta un’aggravante. Coinvolta anche Francesca Persi, amministratrice di diritto della società Atena che detiene i diritti d’immagine di Fabrizio Corona. La donna risponde solo dell’accusa di intestazione fittizia di beni.
FABRIZIO CORONA PENA RESIDUA
Fabrizio Corona torna in carcere dopo che il 27 settembre è stata concesso di scontare il cumulo di pena residuo, pari a poco più di cinque anni, in affidamento in prova ai servizi sociali. Ambrogio Moccia, Gip di Milano, ha riconosciuto all’ex agente fotografico una continuazione tra i reati di estorsione, tentata estorsione e bancarotta. L’uomo ha ricevuto una condanna definitiva per tutti e tre i capi d’accusa. Secondo il Giudice per le indagini preliminari, ripreso da Repubblica, le condotte delittuose di Fabrizio Corona sono state frutto della sua condizione di tossicodipendenza. Questo ha fatto si che le condanne sono tutte frutto della sua “sfrontatezza operativa” e della sua “disinvoltura criminosa” scatenate da uno “stato di tossicodipendenza, incontestabilmente provato in atti”.
LEGGI ANCHE: Basta con le lettere dei genitori ai figli, per favore
FABRIZIO CORONA IL PERCORSO DI AFFIDAMENTO
La continuazione del reato non è però stata riconosciuta nel caso di corruzione ai danni di una guardia penitenziaria. Il fatto, che ha portato a una condanna di 8 mesi, si somma quindi alla continuazione la cui pena residua è di 4 anni e 5 mesi. Secondo la legge coloro la cui condanna residua è inferiore ai sei anni hanno diritto all’affidamento in prova ai servizi sociali. Fabrizio Corona è uscito dal carcere il 27 ottobre 2015 per un periodo presso la comunità “Exodus” di Don Mazzi ed è potuto tornare a vivere nella sua casa di Milano dopo aver ottenuto l’affidamento in prova sul territorio.
FABRIZIO CORONA QUANDO ESCE?
Fabrizio Corona si è visto affibbiare una restrizione sulle prescrizioni previste dall’affidamento in prova dopo che lo scorso maggio è stato fotografato in vacanza a Capri a bordo di uno yacht insieme a Silvia Provvedi. Il Tribunale di Sorveglianza di Milano a seguito di questo viaggio “non autorizzato” ha vietato all’ex fotografo dei vip viaggi esterni alla Regione Lombardia invitandolo a mantenere una condotta “adeguata”. Inizialmente l’uomo aveva ottenuto l’affidamento con il divieto di uscita di casa dalle 23 alle 6 e tra le 24 e le 10 nei fine settimana. Venne specificato anche che non poteva abbandonare la Lombardia e che il telefono poteva essere usato solo per esigenze di lavoro e di famiglia. Ora Fabrizio Corona torna in carcere e non è detto che ne esca molto presto. (Photocredit copertina Photojournalist Roberto Vicario – Photojournalist Roberto Vicario, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=5819139)



