Lapo Elkann è nei guai. Di nuovo. Il “Charlie Sheen italiano”, come è stato ribattezzato da Inquisitr dovrà comparire in un tribunale americano su notifica della Polizia di New York (NYPD). L’accusa è di aver finto il proprio sequestro per pagare una escort e la droga che lei avrebbe procurato dopo che il nipote di Gianni Agnelli si è trovato a corto di denaro. Lapo Elkann avrebbe telefonato alla famiglia raccontando di essere prigioniero di una donna che lo avrebbe liberato solo dietro il pagamento di 10.000 dollari.
LAPO ELKANN E IL TRANSGENDER: DUE GIORNI A BASE DI COCAINA E ALCOL?
Il Nydailynews ha raccontato della strana festa del Ringraziamento vissuta dal nipote di Gianni Agnelli in compagnia di una escort a Manhattan, nel distretto di Kips Bay. I due avrebbero passato due giorni insieme a base di alcol e cocaina. La donna, un transgender, sarebbe stata chiamata da Lapo Elkann al suo arrivo negli Stati Uniti. L’incontro sarebbe avvenuto venerdì 25 novembre. I due sarebbero andati avanti due giorni consumando cocaina, erba e alcol. Passate 48 ore si sarebbero trovati senza soldi. L’escort transgender avrebbe anticipato per Lapo Elkann che a quel punto avrebbe avuto la pensata di avvisare la famiglia millantando il falso sequestro.
LAPO ELKANN, IL FINTO SEQUESTRO E IL RISCHIO INCRIMINAZIONE
Un rappresentante degli Agnelli a New York su indicazione della famiglia si è presentata a un commissariato di polizia consegnando 10.000 dollari in contanti e raccontando la storia del rapimento. Gli agenti hanno organizzato una falsa consegna così da stanare il sequestratore che nel racconto di Lapo Elkann doveva essere una donna. I due sono stati bloccati dagli agenti perché sono usciti insieme dallo stabile per recuperare il contante. La polizia li ha fermati e interrogati. La conferma è arrivata in pochi minuti. Il falso sequestro è stato ideato e concepito dal nipote di Gianni Agnelli. Elkann dovrà comparire in tribunale per spiegare la vicenda. Rischia un’incriminazione.
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LAPO ELKANN E PATRIZIA, ACCADDE NEL 2005
La vicenda di New York ricorda da vicino quanto accadde il 9 ottobre 2005. Lapo Elkann, all’epoca 28enne, venne ritrovato privo di sensi a casa di un transessuale di 50 anni, Patrizia. Il rampollo Agnelli venne salvato da una telefonata fatta al 118 dallo stesso trans, all’anagrafe Lino: “Correte, a casa mia c’è una persona importante che si sente male“. Gli infermieri trovarono Elkann privo di sensi per un’overdose da cocaina. L’intervento tempestivo e l’allarme lanciato da Patrizia e da altri due uomini presenti in casa al momento del malore ha consentito a Lapo Elkann di sopravvivere. Dalle indagini è emerso che Lapo sarebbe stato vittima dello speed-ball, un mix di cocaina, oppio e eroina che in passato uccise John Belushi. Prima avrebbe sniffato altra cocaina.
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“LO SCANDALO? COLPA DI LUCIANO MOGGI!”
Lapo Elkann venne ricoverato in ospedale per insufficienza respiratoria. All’epoca si parlò apertamente di coma per un’overdose. Si aggiunse che furono necessarie sei iniezioni di Narcan, farmaco anti overdose, per salvargli la vita. Non solo. Si parlò di un arresto cardiaco in ospedale e si evocò il timore che un’ipossia cerebrale potesse aver causato dei danni. Un anno e mezzo dopo il ritrovamento a casa di Patrizia, Lapo Elkann rilasciò un’intervista al New York Times accusando Luciano Moggi di essere stato il regista del suo scandalo: “Come si spiega che c’era già un fotografo ad attendermi in ospedale quando sono arrivato in ambulanza?“



