Marwa e l’eutanasia passiva. Storia di una bambina francese di 16 mesi che potrebbe morire per decreto. La piccola, colpita da un’infezione fulminante, è in cura a Marsiglia, in Francia. Per i medici la sua condizione presuppone una forma di accanimento terapeutico e ritengono giusto staccare la spina. I genitori invece vogliono dare una possibilità alla propria figlia alla luce di un miglioramento arrivato già dopo la prima decisione di continuare le cure. La parola finale spetta al Consiglio di Stato francese per una sentenza che farà discutere.
MARWA, TRA EUTANASIA PASSIVA E VOGLIA DI VIVERE
Marwa, 16 mesi, è ricoverata al Timone Hospital di Marsiglia dallo scorso 25 settembre. La piccola è stata vittima di un virus che le ha causato violenti e improvvisi danni neurologici. Oggi vive attaccata a una macchina per la respirazione artificiale, unico strumento che le permette di non essere morta. I medici dell’istituto ritenevano che si trattasse di un accanimento terapeutico e hanno consigliato ai genitori l’eutanasia passiva. Ovvero, staccare la spina. Lo scorso 4 novembre, dieci giorni dopo il tentativo andato a vuoto di porre fine alla vita della bimba, accadde il miracolo. Marwa si svegliò dal coma. Nonostante la posizione dei medici la famiglia ha continuato nella sua battaglia grazie al coinvolgimento dei social ottenendo dal Tribunale Amministrativo locale una prosecuzione delle cure per due mesi. Questo accadde l’8 febbraio.
MARWA: L’EUTANASIA PASSIVA, IL RISVEGLIO DAL COMA, GLI SGUARDI AI GENITORI
Ora tocca al Consiglio di Stato decidere della sorte della piccola Marwa. Continuare le cure o dire si ai medici per un’eutanasia passiva staccando la spina? I medici ritengono che si tratta di un accanimento terapeutico. Mohamed Bouchenafa, padre di Marwa, invece diffonde sui social video che ritraggono la bambina che attaccata al respiratore reagisce e guarda il padre. I danni neurologici sono evidenti. Deve essere alimentata con una sonda, non è in grado di muoversi e non potrà essere autosufficiente. Ma per i genitori è lì. Li guarda. Reagisce. Non si sa se è cosciente ma c’è.
MARWA, DECIDE LA GIUSTIZIA. IL TRIBUNALE: “NON AUTOSUFFICIENTE? NON SIGNIFICA ACCANIMENTO TERAPEUTICO”
La posizione dei genitori è la stessa ribadita dal Tribunale Amministrativo che, come riportato da Le Parisien, ha stabilito come “la condizione di irreversibile perdita di autonomia e necessità di alimentazione e ventilazione artificiali, non è sufficiente a dire che i trattamenti siano ingiustificati“. In Francia si stanno moltiplicando le manifestazioni di solidarietà per la famiglia di Marwa. Allo stadio di Marsiglia si sono visti striscioni dedicati alla bambina e per il prossimo sabato è prevista una manifestazione di solidarietà nei confronti della piccola. Mentre l’Italia è alle prese con un’ondata d’emozione dopo la morte in Svizzera di Dj Fabo, cieco e tetraplegico a causa di un incidente, arriva dalla Francia la storia di Marwa, una bambina viva grazie sopratutto alla tenacia dei genitori che sperano in un miracolo, già avvenuto con il risveglio.



