Referendum Costituzionale, Maradona entra nell’agone della discussione convinto da Olimpia Troili, membro del comitato “Giovani Giuristi per il Si”. Anche questa volta il Pibe de Oro non ha rinunciato a dire la sua. Tuttavia Maradona può godere delle attenuanti. Non è tenuto a conoscere il tema del Referendum Costituzionale ed ha solamente esaudito il desiderio di una donna senza immaginarne le conseguenze.
REFERENDUM COSTITUZIONALE, MARADONA E IL VIDEO
Olimpia Troili ha incontrato Diego Armando Maradona in una palestra di Montemario, a Roma. La donna, già Nazionale di Scherma, ha coinvolto l’ex calciatore del Napoli chiedendogli di dare un suo appoggio alla causa del “Si” al Referendum Costituzionale del prossimo 4 dicembre. Il Pibe de Oro non si è sottratto ed ha detto un semplice “Basta dire si”, seguito da un “Basta un si” dopo le presentazioni di rito. Il video, della durata di 12 secondi, si chiude con grandi sorrisi ma certo nessuno poteva immaginare le polemiche successive.
REFERENDUM COSTITUZIONALE, LE PAROLE DI OLIMPIA TROILI
Olimpia Troili, ripresa da Repubblica, si è giustificata dicendo che non è sua intenzione “abusare dell’immagine di nessuno, ma mi sembrava simpatico coinvolgere il più grande calciatore di tutti i tempi nella campagna #BastaunSì”. Diego Maradona, in Italia per la partita della Pace voluta da Papa Francesco destinata alla raccolta fondi per le popolazioni colpite dal terremoto in centro Italia dello scorso agosto, è stato al gioco senza capire evidentemente di cosa si stesse parlando.
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REFERENDUM COSTITUZIONALE, MARADONA SA DI COSA SI STA PARLANDO?
Diego Maradona è solito esternare su qualsiasi cosa che riguardi il mondo del calcio. Questa volta forse avrebbe potuto evitare di essere coinvolto in un argomento che non può conoscere e che molto probabilmente non gli riguarda. D’altro canto, diventare testimonial inconsapevole di una cosa tanto grande come il Referendum Costituzionale non dev’essere stato proprio nelle sue corde. Anche perché da cittadino argentino assente in Italia dal 1991, anno della sua partenza da Napoli, difficilmente può sapere quelle che sono le esigenze vere o presunte del Paese.


