Airbnb dichiara guerra allo Stato di New York coinvolgendo gli affittuari della Grande Mela iscritti alla piattaforma nel tentativo di non perdere uno dei mercati più redditizi a causa della legge. Interessi della città, degli hotel e delle associazioni di categoria da una parte, azienda e piccoli affittuari dall’altra. Un braccio di ferro che potrebbe avere conseguenze gravi per entrambe le parti visto che si parla comunque di una delle città più famose al mondo, se non la più famosa.
AIRBNB E LA LEGGE CHE RISCHIA DI BLOCCARE IL SUO BUSINESS A NEW YORK
Andiamo con ordine. Come ricorda Mashable, Airbnb protesta per una legge votata dal governo dello Stato di New York lo scorso giugno che prevede multe salate all’indirizzo di coloro che sponsorizzano o attraverso la piattaforma o attraverso altri strumenti la locazione della propria casa per un periodo inferiore ai 30 giorni. Nello stato di New York non è permesso a privati cittadini di affittare le loro proprietà per così poco tempo e per questo si è tentato di ristabilire l’ordine.
AIRBNB E LA LOTTA CONTRO “LO STATUS QUO”
Airbnb tuttavia a causa di questa decisione vede il proprio business in pericolo. La piattaforma può contare nella sola New York su oltre 44.000 appartamenti. Nel tentativo di difendere i propri affari la società ha convocato molti dei suoi “host”, se ne sono presentati 150, per un evento tenutosi a Manhattan sabato 10 settembre insieme a politici ed influencers, oltre ovviamente a molto da mangiare e da bere. Michael Nutter, già sindaco di Philadelphia ed oggi advisor di Airbnb, ha arringato la folla al grido di: «L’homesharing è arrivato per restare, non verrete sconfitti da chi vuol mantenere lo status quo».
AIRBNB, LE MULTE ED I RISCHI PER GLI HOST
Sarà. Tuttavia Airbnb è alle prese con un problema grosso rappresentato dall’azione congiunta di avvocati ed associazioni che rappresentano le attività ricettive locali che accusano la piattaforma di stravolgere il mercato della locazione temporanea nella grande mela. Se il governatore dello Stato Andrew Cuomo dovesse firmare la legge gli affittuari dovrebbero pagare una multa di 1000 dollari che diventerebbero 7500 in caso di terza recidiva. E se qualcuno da un lato si dichiara pronto a combattere, dall’altro non sono pochi a pensare che se la battaglia è di Airbnb, le conseguenze sono tutte dei residenti.



